Il Nasdaq100 è l’indice che comprende le 100 maggiori aziende tecnologiche quotate a Wall Street. È probabilmente, insieme all’S&P500, l’indice più importante, che include le aziende più popolari con la maggiore capitalizzazione di mercato al momento: Amazon, Microsoft, Alphabet, Apple, Tesla, Nvidia, Paypal, Meta (ex Facebook), ecc.
Guarda le specifiche del Nasdaq100: https://www.ibroker.it/Mercato-USA/Futures/Indici/E-mini-NASDAQ-100
Si tratta di un indice ponderato in base alla loro capitalizzazione, che dà maggior peso alle società a maggiore capitalizzazione.
Analisi degli ultimi tre anni
Analizzando la sua evoluzione negli ultimi 3 anni, possiamo vedere che il Nasdaq100 ha raggiunto un minimo di 6.837 nel marzo 2020, e da quella data ha iniziato una tendenza al rialzo di 18 mesi, raggiungendo un massimo di 16.670 nel novembre 2021. Questo rappresenta una rivalutazione di quasi il 244%.
Le misure di contenimento messe in atto sulla scia della pandemia di Covid hanno incrementato l’uso delle nuove tecnologie, sia per lavorare che per comunicare, il che ha avuto un chiaro impatto sulla forte rivalutazione delle aziende tecnologiche.
Poiché si tratta di un indice che comprende le più grandi aziende tecnologiche quotate a Wall Street, è stato l’indice con il maggior aumento del prezzo delle azioni dai minimi stabiliti nel marzo 2020 (pandemia di Covid).
La rivalutazione comparativa tra i selezionati è la seguente (dai minimi del 2020 ai massimi del 2021): Nasdaq100 244%, S&P500 110% e Dow Jones 92%. Come si può vedere dalle cifre dell’aumento percentuale, la differenza è sostanziale.
Fonte: TradingView&iBroker
Attualmente è scambiato intorno ai 14.600-14.700 punti, dopo essersi ridotto del -11% dai suoi massimi storici del novembre 2021.
Il Nasdaq100 ha perforato le medie mobili a 20 e 50 sessioni durante la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Il prezzo si è fermato nella media mobile a 100 sessioni, stabilita intorno a 13.000-13.100, che ha agito come supporto.
Le medie mobili a lungo termine (100 sessioni) sono ampiamente utilizzate dagli investitori Buy&Hold come indicatore di tendenza del prezzo dell’asset, sia di continuità che di cambiamento, se sono bucate con ampiezza e non è presente una figura di ritorno.
L’indice ha toccato i minimi dell’anno (13.046) il 14 marzo. Livelli che non si vedevano da febbraio 2021.
Dal prezzo attuale dell’indice, e dopo aver rimbalzato dal supporto della media mobile a 100 sessioni, sembra ora più probabile che il prezzo cerchi la resistenza dei massimi storici, intorno a 16.490. Se questa resistenza viene superata, metterebbe il titolo in una ” ascesa libera ” senza riferimenti tecnici.
Allo stesso tempo, sarà necessario assicurarsi che non perda i minimi annuali del 14 marzo. Se lo fa, potrebbe portare l’indice a livelli non visti da più di un anno, e quindi continuare la correzione senza supporti chiave fino a circa 11.000 (fine 2020).
È importante che, nel caso in cui si verifichi un movimento, questo sia accompagnato da un aumento sostanziale del volume scambiato, perché questo significherebbe un rafforzamento della tendenza da parte del mercato investitore. Il volume è un indicatore rilevante per gli analisti tecnici perché può dare maggiore credibilità o validità all’azione intrapresa dal mercato.
Analisi del grafico del future E-mini Nasdaq100
Fonte: TradingView&iBroker
Nel grafico a candele di un’ora del Nasdaq100 Mini Futures, possiamo vedere che l’aumento del prezzo è in sincronia con un aumento del volume (barre verdi e rosse in basso a destra), aumentando la legittimità del movimento.
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