I segreti dell’analisi tecnica con iBroker: le basi del Money Management (martingala, aspettativa matematica e rischio di rovina)

Un fattore importante nel definire un piano di trading è rappresentato dal position sizing, ossia dall’importo investito in ciascuna operazione.

Nulla deve essere lasciato al caso e una scelta sbagliata può costare molto cara.

La prima condizione indispensabile per creare solide basi di money management è che una strategia di trading abbia un’aspettativa matematica positiva.

L’aspettativa matematica, altrimenti nota come expectancy, è la remunerazione media che ci  aspettiamo di ottenere per ogni unità economica messa a rischio.

Essa si calcola come:

Expectancy = (vincita media * % di successo ) – ( perdita media * % di insuccesso)

In caso di aspettativa matematica negativa, la strategia porterà inevitabilmente al prevalere del banco e all’azzeramento del conto.

«In un gioco caratterizzato da una aspettativa matematica negativa non c’è alcun schema di money management in grado di farvi vincere. Se continuate il gioco (ad esempio la roulette), indipendentemente da come gestite i vostri soldi, sarete certamente perdenti» (Vince R., 1990).

Quindi non conviene mai impegnarsi in un gioco con una aspettativa matematica negativa.

Lo stesso concetto si può applicare al trading.

Dal concetto di aspettativa deriva quello di aspettativa di remunerazione del capitale per unità di tempo, parametro particolarmente utile per fare confronti tra strategie operative basate su time frame e logiche diverse il cui risultato si ricava da:

Aspettativa * Frequenza per unità di tempo (N. operazioni / n. giorni di test * 256[1])

Sempre con l’ausilio di una semplice formula è possibile calcolare il cosiddetto “rischio di rovina” e, partendo da questo, la percentuale ottimale di capitale da impiegare.

Per “rischio di rovina” si intende il rischio che il proprio conto decresca fino al punto da non poter più realisticamente recuperare le perdite.

Si tratta di una formula che lega percentuale di successo, vincita media, perdita media, capitale iniziale e “livello di rovina” del conto.

Ad esempio, ipotizzando di disporre di un capitale con un saldo iniziale di € 25.000, il “livello di rovina” sarà pari a € 12.500.

Stiamo parlando di una perdita del 50% del capitale che, per essere recuperata, necessiterebbe un rendimento del 100%.

La formula per calcolare il “rischio di rovina” è il seguente:

[1 – (% guadagno – % perdita)] / [1 + (% guadagno – % perdita)] ^ frazione del capitale

Per l’applicazione di questa formula occorrerà conoscere percentuale di successo, vincita media e perdita media della strategia di trading.

Quanti trader conoscono questi pochi e semplici dati della propria operatività?

Sicuramente pochissimi, tra quelli retail.

Senza un approccio di tipo matematico-statistico non solo è impossibile verificare con esattezza l’efficacia di una tecnica di trading, ma è altresì impossibile applicare coscientemente i principi del money management.

Il trading, di conseguenza, si ridurrà a un mero gioco d’azzardo.

Ad esempio, è immediato dimostrare come investendo tutto il nostro capitale in un gioco in cui abbiamo il 50% di probabilità di vincita ed il 50% di probabilità di perdita (ad esempio il lancio di una moneta), il rischio di rovina diventi un evento certo.

Inserendo i valori nella formula avremo infatti:

(1 – 0) / 1 = 1

dove 1 in statistica è l’evento certo.

Ipotizzando di spostare le percentuali del gioco a nostro favore, ossia che la probabilità di vincita corrisponda al 60% e quella di perdita al 40%, il rischio di rovina sarebbe comunque elevato, pari al 66,67% [1 – (60-40)] / [1 + (60-40)] = 1-0,2 / 1+0,2 = 0,8/1,2.

È evidente che applicando questi concetti al trading occorrerà pensare a strategie di impiego frazionale del capitale, che lo salvaguardino da rischi eccessivi.

A maggior ragione, nel trading a leva, senza una adeguata gestione del rischio, le probabilità di azzerare il capitale sono molto concrete. È consigliabile, quindi, evitare strategie di tipo martingala, tipiche del gioco d’azzardo, che prevedono di aumentare, o addirittura raddoppiare, la cifra investita successivamente ad ogni perdita.

Ipotizziamo ora di disporre di un capitale di € 10.000 e di usarlo per un gioco in cui raddoppiamo la posta dopo ogni perdita.

Ipotizziamo, poi, di investire € 1.000 nella prima operazione, ovvero il 10% del capitale iniziale.

Nel caso di incappare in una sfortunata striscia perdente, basterebbero soltanto tre operazioni per dilapidare ben € 7.000 (€ 1.000 + € 2.000 + € 4.000) ed essere impossibilitati a raddoppiare nuovamente.

Riducendo, invece, la puntata all’1% del capitale iniziale, ovvero a € 100, quante perdite consecutive dovremmo ottenere, con una logica martingala, per perdere tutto il capitale?

Basterebbero appena 7 operazioni.

Infatti la sequenza sarebbe:

Puntata 1: perdita di € 100

Puntata 2: perdita di € 200

Puntata 3: perdita di € 400

Puntata 4: perdita di € 800

Puntata 5: perdita di € 1.600

Puntata 6: perdita di € 3.200

Perdita totale: € 6.300

Dopo soltanto 6 operazioni in perdita, quindi, non potremmo continuare a raddoppiare il capitale con la logica martingala.

Potremmo al massimo rischiare una settima puntata, utilizzando il capitale residuo di € 3.700[2].

[1] Convenzionalmente il numero di giorni di un anno operativo.

[2] Per approfondimenti si veda “La gestione del denaro”, E. Malverti, Heopli, 2020.

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I futures e le opzioni sono strumenti complessi che presentano un elevato rischio di rapida perdita dovuto alla leva finanziaria. Futures e opzioni non godono della protezione da saldo negativo e le perdite potrebbero essere superiori al saldo depositato sul conto. Ogni investitore deve valutare i rischi degli strumenti finanziari, così come le proprie conoscenze del funzionamento dei mercati finanziari prima di operare attraverso prodotti complessi. Il presente articolo può essere considerato come materiale pubblicitario di iBroker. Puoi avere più informazioni sui prodotti menzionati e offerti prendendo visione dei KID messi a disposizione nel sito web ibroker.it.

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