Come fare trading sul forex, una guida specifica su come iniziare a muovere i primi passi nel mercato valutario, quanto serve per iniziare, quali coppie scambiare e tutto ciò che devi sapere per operare sul forex.
Cos’è il forex trading
Il FOREX è il più grande mercato di asset finanziari al mondo, si basa sulla vendita di valute su scala globale, ed ha un volume di scambi giornaliero di più di 5 mila miliardi di dollari. È un mercato altamente liquido e dinamico, ciò vuol dire che i prezzi possono cambiare rapidamente a causa di notizie o eventi immediati, creando diverse opportunità per i traders ed in generale per chi vuole fare trading sul Forex.
Nel Forex troviamo le banche centrali, banche commerciali multinazionali, traders e speculatori che scambiano tra di loro una o più valute ad un prezzo concordato.
Il Forex Trading è quindi l’attività mirata alla speculazione sui prezzi di cambio sulle valute, ovvero il profitto che proviene dall’acquisto e vendita di una coppia di valute. Il valore delle valute cambia ogni giorno ed è grazie a questo che si può trarre profitto.
Da che cosa dipendono i cambi di valore delle valute?
I valori delle monete, cambiano per una serie di motivi che possono essere, tecnici, politici, economici, ecc. Le valute scambiate nel Forex sono numerosissime e a causa della rapidità dei cambiamenti del loro valore, non è possibile effettuare alcuna previsione certa su quello che sarà l’andamento dei tassi di cambio.
È importante sottolineare due elementi che caratterizzano il Forex, ovvero:
- Si tratta di un mercato decentralizzato, quindi nessun ente o governo può esercitare alcun tipo di controllo diretto su esso. Questa è una caratteristica del Forex rispetto a tutti gli altri mercati.
- E’ un mercato regolamentato non da un unico ente, ma generalmente dagli organismi di controllo interbancario nazionali ed internazionali. In italia, l’organismo che controlla il trading forex è la CONSOB.
Come iniziare a fare trading sul forex
Per muovere i primi passi nel forex è necessario acquisire familiarità con i mercati ed i suoi strumenti, un nuovo vocabolario da imparare, nuove strategia da implementare ecc, affinché si possano gestire i rischi del trading in modo efficiente e si possano ottenere dei guadagni.
Grazie alla semplicità con cui si ha accesso oggi al mercato valutario, tramite le piattaforme messe a disposizione dai broker, è possibile fare trading direttamente da casa o ovunque ci si trovi.
Per fare trading sul Forex non è necessario essere un professionista, ma sono necessari impegno, costanza ed esperienza. È fondamentale, soprattutto all’inizio, fare pratica su conti demo ed investire piccole cifre, proporzionali a quanto ci si può permettere di rischiare.
I broker mettono a disposizione i seguenti strumenti:
- Piattaforma per il trading
- Coppie valutarie su cui negoziare
- Conto demo per fare pratica e risorse formative
Come abbiamo detto nella nostra guida su cos’è il Forex, gli scambi all’interno di questo mercato, avvengono prevalentemente tra banche e multinazionali che scambiano un grande volume di valute, mentre gli speculatori e investitori privati, rappresentano la minima parte.
Tra i prodotti principali con cui è possibile fare trading sul forex, abbiamo i CFD e le Opzioni.
Trading forex coi CFD
I CFD, o contratti per differenza, sono dei derivati. Tramite i CFD è possibile scambiare la differenza di valore di un asset dal momento dell’apertura a quello della chiusura dell’operazione, senza possedere fisicamente l’asset.
Aprendo una posizione long, se il prezzo della coppia valutaria aumenta otterremo un profitto, se al contrario il prezzo scende, saremo in presenza di una perdita. Aprendo una posizione short invece si verificherà esattamente l’opposto.
I CFD sono i contratti più utilizzati e scambiati all’interno del forex. Infatti la loro particolarità è che si tratta di prodotti che possono essere utilizzati con leva finanziaria. Questo ne amplifica il rendimento in proporzione alla leva utilizzata, per esempio, con un investimento di 100€ e leva di 1:30 potremo comprare CFD per un valore di 3000€.
A fronte di tale investimento dobbiamo depositare solo una percentuale del capitale, ovvero il margine.
Non dimentichiamo però che la leva, da un lato dà la possibilità di generare ingenti profitti, ma è anche un rischio in quanto può far perdere tutto il capitale investito.
Un altro vantaggio dei CFD è che permettono agli investitori di speculare sia al rialzo (long) che al ribasso (short).
Per quanto riguarda i costi legati alle negoziazioni di CFD, sono in genere più bassi rispetto a quelli previsti aprendo un conto titoli presso una banca e sono i costi di spread, i costi di mantenimento e le commissioni per i dati di mercato.
Anche un minimo rialzo dell’asset, pertanto, consente di portare in pareggio le commissioni applicate dal broker. Dal momento che non si possiede realmente il sottostante, i CFD sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo.
I CFD sono soggetti alla tassa sulle plusvalenze, tuttavia è possibile compensare le perdite con i profitti realizzati per i fini fiscali.
Con il trading di CFD, compriamo o vendiamo un certo numero di unità di uno specifico strumento finanziario, a seconda che i prezzi aumentino o diminuiscano.
Per ogni movimento del prezzo dello strumento a favore, i guadagni si calcolano in multipli del numero di unità CFD che si sono comprati o venduti. Per ogni movimento di prezzo a sfavore, ci sarà una perdita.
Trading Forex con le opzioni
Grazie alle opzioni, è possibile operare sulle variazioni di prezzo di una valuta senza doverla necessariamente possedere fisicamente.
Le opzioni sono strumenti di trading grazie i quali un soggetto entra in possesso di un diritto di acquisto o vendita di un determinato bene, entro una specifica data ed a un prezzo prestabilito definito strike.
Il prezzo delle vanilla options, definito premio, dipende da una serie di fattori, tra cui il prezzo corrente del sottostante, la volatilità del sottostante, la data di scadenza ed il prezzo strike.
I profitti ottenuti da queste opzioni, derivano dalla differenza di prezzo all’apertura della posizione sino alla sua chiusura.
Le opzioni vanilla sono molto apprezzate sia dagli speculatori che da persone che vogliono coprirsi dai rischi specifici, quindi utilizzate per finalità di hedging.
Dividiamo le Vanilla options in opzioni call (il diritto di comprare l’asset a un prezzo prestabilito entro una data di scadenza), opzioni put (il diritto di vendere l’asset a un prezzo strike, entro una data di scadenza).
Vige una differenza fondamentale che è bene chiarire circa le posizioni di venditore ed acquirente nelle opzioni Vanilla. Infatti, quando compriamo un’opzione put o call, paghiamo subito il premio ed in cambio, acquisiamo il diritto di acquistare o vendere il sottostante.
Quando invece vendiamo un opzione put o call, riceviamo subito il premio e siamo obbligati a comprare o vendere un sottostante.
Quindi come compratori acquisiamo un diritto, mentre come venditori acquisiamo un obbligo.
Cosa serve per iniziare
- Un broker affidabile
- Una piattaforma di trading
- Un conto demo per la pratica e senza deposito di valuta reale
Per iniziare a fare trading sul forex ti serve un broker sicuro che offra una piattaforma di trading completa, supporto e un conto demo dove fare pratica. Sono poi sufficienti una connessione internet stabile ed un computer.
Oltre a questi elementi, ti serve un piano di formazione per imparare a capire il mercato, dovrai apprendere la basi del money e risk management e dovrai crearti una tua strategia.
Tutti questi elementi assieme, aumenteranno le tue probabilità di successo.
Capitale: quanto serve per iniziare a fare trading sul forex?
È possibile iniziare a fare trading sul forex con un deposito che varia da 200 ai 500 euro. A differenza del mercato azionario, per fare trading sul Forex, non esiste un minimo obbligatorio. Questo significa che il capitale richiesto dipende dagli obiettivi, modalità di trading, ecc.
Se si vuole fare negoziazione giornaliera sul forex, è bene aprire un conto tra i 2000 € o 5000 €. Con un conto di 2000 €, e rischiando non più dell’1% del proprio account su ogni trade (20 € o meno).
Formazione ed esperienza
La formazione è un aspetto determinante per chiunque si approcci al mondo del forex trading. Gli step iniziali per la negoziazione sulle valute riguardano lo studio dei principi delle logiche che regolano il mercato, studio sui meccanismi che influenzano una coppia valutaria specifica, studio del funzionamento del trading.
Quando si fa trading sul Forex, è inoltre fondamentale fare pratica utilizzando un conto demo per capire come funziona il mercato, come leggere i grafici, come usare gli indicatori e come padroneggiare la piattaforma di trading.
Su quali coppie di valute iniziare
È consigliabile scegliere poche valute da scambiare e specializzarsi solo in quelle, ai fini di minimizzare gli errori.
Capire l’andamento della valute che intendiamo scambiare è estremamente importante, in quanto ci permette di capire quelle che possono essere le problematiche intrinseche delle valute stesse sia in fase di rialzo che di ribasso. Ogni valuta è soggetta alla volatilità di mercato che è imprevedibile e dipende da innumerevoli fattori.
È di fondamentale importanza infatti scegliere le valute da scambiare. Uno degli errori più comuni tra i trader principianti è quello di non documentarsi a fondo su quello che è il Forex, su come funziona e soprattutto, fare un utilizzo spropositato della leva finanziaria che in questi casi difficilmente genera profitti, ma grosse perdite di denaro.
Oggi circa il 70% di tutto il trading Forex è compreso tra il dollaro americano, l’euro e lo yen giapponese. Queste valute, mostrano una maggiore probabilità di muoversi nella direzione delle loro tendenze a lungo termine. Parliamo dunque di coppie major.
Pianificazione e strategia
Avere una strategia ed un piano di trading è estremamente importante per evitare gli errori causati dall’emotività nel momento in dovremo prendere una decisione importante e necessario adottare tutte queste strategie per tutte le tue operazioni di trading.
Si devono sempre tenere in considerazione molte variabili, tra cui i movimenti improvvisi e la volatilità dei prezzi del mercato, gli annunci macro economici e le notizie dell’ultim’ora.
Per cominciare, bisogna capire quale mercato e quale operatività potrebbe fare al caso nostro e concentrarsi su un solo sottostante. Il secondo step è mettersi alla prova attraverso l’utilizzo di un conto demo.
Non bisogna improvvisare, ma pianificare ogni aspetto a mente fredda, imparare a conoscere il mercato su cui vorrai operare, approfondire argomenti come gli orari di contrattazione, le aste di apertura, le scadenze dei futures, le stagionalità e le date dei dividendi. Una volta che abbiamo capito tutto ciò, possiamo sceglierti i sottostanti.
Intraday o multiday: quale strategia usare
Per multiday si intende un tipo di trading che opera sul medio-lungo periodo, al contrario degli intraday che opera nel corso della giornata, le quali posizioni si chiudono nella sessione di trading giornaliera.
Le differenze principali tra trading intraday e multiday è:
- Gli intraday, operano su timeframe ristretti, da pochi minuti a qualche ora e sfruttano movimenti più brevi, anche in controtendenza rispetto al trend primario, che avvengono durante una giornata. Il trading intraday comprende quindi operazioni che nascono e finiscono lo stesso giorno, richiede grande tempismo, una gestione ferrea del capitale, ed è lo stile meno indicato per i principianti.
- I multiday trader invece, utilizzano soprattutto il grafico giornaliero ed operano su timeframe più lunghi. In questo modo, focalizzano la loro attenzione sui trend di medio e lungo periodo, al di là poi della durata delle contrattazioni, che possono durare da qualche giorno a qualche settimana in base al proprio sistema di trading.
Scelta del broker e piattaforma
La scelta del broker giusto per fare trading sul forex è determinante. Chi decide operare sul forex deve avere la certezza di operare su un intermediario sicuro, regolamentato e affidabile.
L’unico modo per investire sul forex in modo sicuro è utilizzare esclusivamente un broker regolamentato. Le caratteristiche generali che un buon broker forex deve avere sono:
- Licenza e regolamentazione da parte di un regolatore Europeo
- Mantenimento dei fondi in conti segregati
- Costi, spread o commissioni competitive
- Piattaforma di trading sicura e affidabile
- Supporto clienti competente
- Depositi e prelievi rapidi
iBroker, offre tutto questo ai propri clienti, con l’obiettivo di fornire un esperienza di trading di alto livello, sicura e affidabile, con strumenti e prezzi di mercato competitivi, sia per investitori privati che professionali.
Conto demo e conto reale
Il primo step è l’apertura di un conto “demo”, che consente di fare trading simulato utilizzando fondi virtuali. Il conto demo è un ottimo modo per fare pratica, provare nuove strategie e fare esperienza senza rischi. Se vuoi quindi iniziare a fare trading sul forex e capire come funziona, puoi provare gratuitamente il nostro conto demo.
Per provare un conto demo gratuito, clicca qui
Quando saremo pronti ad investire veramente, il passo successivo è quello di aprire un conto di trading reale e iniziare facendo il primo deposito.
Prime operazioni: muovere i primi passi
Supponiamo di voler negoziare sul cambio Eur/Usd, i motivi possono essere due: il primo per coprire posizioni in dollari, il secondo per voler speculare.
Supponiamo che la quotazione attuale e il tasso ufficiale di cambio della BCE e di 1.20, qualsiasi intermediario vi presenterà al momento della compravendita un prezzo bid ask o denaro lettera, ossia un prezzo in acquisto e uno in vendita. La differenza di questi prezzi si chiama Spread.
Facciamo un esempio numerico, supponiamo di voler comprare un controvalore di 100.000 dollari.
L`operazione che andiamo ad effettuare sara uno short di eur/usd. Occhio! In questo caso non solo compriamo Dollari ma allo stesso tempo Vendiamo Euro.
Con i CFD possiamo utilizzare la Leva 30:1 che significa che per questa quantità di 100.000 dollari dobbiamo mettere a disposizione un margine o garanzia di 3000 euro circa.
Se il cross dovesse passare da 1.20 a 1.19 il nostro margine di guadagno sarebbe di 100 pip, ossia 100 x 10 USD ( moltiplicatore fisso, ossia valore del punto) = 1000 dollari .
Viceversa se invece passassero da 1.20 a 1.21.
Consideriamo che nell’operazione il costo complessivo può essere rappresentato dalle commissioni di compravendita e dagli interessi passivi overnight.