Fed e analisi su SP500 e Nasdaq, con una “nuova” situazione di massimi
Analisi del SP500
Fed e analisi su SP500 e Nasdaq: Dopo il giro completo delle trimestrali, il FOMC, le dichiarazioni dei massimi esperti, la tendenza rialzista continua ad essere ancora la protagonista nell’SP500, con sessioni di alti volumi, segnali nel nostro grafico, che coprono ogni possibile cambio di tendenza.
Ad ogni modo molti indicatori tecnici continuano e segnale zone di ipercomprato e livelli chiave dal punto di vista dei volumi li troviamo rispettivamente sui 4050, il secondo a 3900 e il terzo a 3825.
In questo caso la strategia più interessante da poter applicare e` quella di poter proteggere le proprie posizioni sull’equity con acquisti di opzioni settimanali.
Analisi del Nasdaq
Fed e analisi su SP500 e Nasdaq: Discorso analogo, ma leggermente differente sulle Big Tech, in quanto l’impatto della politica fiscale US e Europa in questo caso ha un peso maggiore, cosi come lo sviluppo delle nuove tecnologie come la Blockchain.
In questo caso i livelli chiave su cui abbiamo avuto enormi contrattazioni sono 13900, 13550 e 13150.
Cosi come sul SP500 anche in questo l’utilizzo di opzioni per proteggere le proprie posizioni potrebbero essere più performanti rispetto allo stop loss.
Dal punto di vista macro, da tener in considerazione le ultime della FED con i commenti della scorsa settimana da parte dei suoi membri, come Kaplan e Bullard
Di seguito presentiamo alcuni punti chiave delle varie conferenze stampa del presidente e membri Fed:
Analisi della Fed sulla inflazione
L’economia sta crescendo, ma non sono stati ancora compiuti progressi significativi, quindi non si può ancora discutere la riduzione del QE, pensando quindi al possibile tapering per fine 2021
- La Fed ritiene che l’inflazione tornerà all’obiettivo a lungo termine dopo quest’anno, in linea con le proprie previsioni
- Al momento, l’inflazione potrebbe rivelarsi leggermente più alta e potrebbe rimanere più a lungo di quanto inizialmente previsto dalla Fed
- La fornitura e la produzione sono un elemento importante della inflazione in questo momento
- Si prevede l’inflazione PCE core 2022 al 2,5%
- Se si scoprisse che l’inflazione rimane stabilmente al di sopra dell’obiettivo la Fed interverrebbe, anche se la proiezione attuale è prevista al ribasso
- È probabile che la spesa per la transizione energetica rappresenti un persistente aumento dell’inflazione
Analisi sui dati economici da parte della Fed
L’occupazione rimane al di sotto dei livelli pre-pandemia, e le difficoltà nel mercato del lavoro dovrebbero scomparire nel prossimo futuro con lo IOER viene alzato di 5 pb per mantenere il tasso Fed nel range.
Il piano di aiuto contro la disoccupazione termina per ca. 15 milioni di persone entro la fine di settembre (questo suggerisce una potenziale crescita dell’occupazione più forte dopo questa data) e Powell prevede una forte crescita dell’occupazione nel periodo estivo.
La Fed sarà in grado di dire di più sui tempi di tapering man mano che verranno ricevuti più dati e Powell sottolinea che il dot-chart non è una buona previsione dei tassi di interesse futuri
Punti chiave:
- Si prevede una crescita del 6,5% con disoccupazione intorno al 4,0-4,5%
- Il problema emerso dalla crisi finanziaria era la mancanza di domanda. Il problema ora sono le variabili che condizionano la offerta
- Sarebbe saggio non fare affidamento sul fatto che il dollaro rimanga la valuta di riserva mondiale a tempo indeterminato
- L’era dei tassi bassi e della bassa inflazione non finirà presto
- Pronti contro termine, questa è stata in gran parte una mossa tecnica per mantenere i tassi all’interno del range
- Sul calo dei rendimenti: i rendimenti dei Treasury non possono ignorare i tassi bassi in Europa e Giappone
Vedi anche Analisi Eur/Usd
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