I segreti dell’analisi tecnica con iBroker: i Pattern di Prezzo

La maggior parte degli indicatori di trading viene calcolata sui prezzi di chiusura, cui si dà molto peso.

Gli indicatori trend follower, come ad esempio medie mobili e MACD, ci aiutano a individuare e a cavalcare il trend primario dei mercati finanziari.

Inoltre, sono strumenti facili da capire e da usare, pur con il difetto di generare falsi segnali nelle fasi laterali.

Il ritardo con cui essi agiscono è strutturale.

Ma esistono strumenti che ci consentano di essere più tempestivi nel riconoscere l’inizio di un trend rispetto agli indicatori trend follower?

La risposta è sì.

Iniziamo a familiarizzare con i pattern di prezzo.

Con il termine pattern ci riferiamo a configurazioni grafiche formate dai prezzi che siano ricorrenti e ben identificabili.

Il pattern di prezzo più famoso è probabilmente il “testa e spalle”, sul quale ci concentreremo nel prossimo articolo.

Prima di parlare di “testa e spalle”, concentriamo la nostra attenzione sui pattern di breve termine, costituiti solitamente da un numero di barre che va da uno a quattro.

Essi prendono in considerazione il rapporto tra massimi, minimi, aperture e chiusure di una candela rispetto alle altre per cercare di interpretare la forza di compratori e venditori.

Fig. 1. E-mini Nasdaq 100: pattern di breve termine Bullish Engulfing. Esso antiticipa una possibile salita prima di una media mobile.

A cosa servono i pattern di breve termine?

I pattern di breve termine indicano meglio di qualunque altro strumento i rapporti di forza tra compratori e venditori.

Spieghiamo innanzitutto che nell’analisi a candele (candlestick), tipica dell’analisi tecnica orientale, apertura e chiusura definiscono il corpo della candela (body), mentre gli estremi superiore (massimo) e inferiore (minimo) sono dette “ombre”, praticamente gli “stoppini” delle candele.

La candela può essere nera (o rossa) se l’apertura è superiore alla chiusura.

Viceversa la candela è bianca (o verde) se la chiusura è superiore all’apertura.

Prendiamo ad esempio un pattern noto in analisi tecnica come “bullish engulfing”.

Esso è formato da una candela che si forma quando una piccola candela nera o rossa (ossia con chiusura inferiore all’apertura) è seguita il giorno successivo da una grande candela bianca o verde (ossia dove la chiusura è superiore all’apertura), il cui corpo si sovrappone completamente o inghiotte il corpo della candela del giorno precedente.

In pratica, la prima candela con una piccola distanza tra apertura e chiusura indica una fase di equilibrio tra compratori e venditori, con una leggera prevalenza dei secondi, tale da fare chiudere la giornata in negativo (nel caso, ad esempio, ci troviamo su time frame giornaliero).

Il giorno successivo la pressione dei compratori vince quella dei venditori riuscendo a rovesciare il rapporto di forza, e facendo sì che i prezzi chiudano ampiamente sopra all’apertura della giornata precedente, pur partendo da un livello più basso.

La forte pressione in acquisto suggerisce che l’equilibrio sia stato rotto in favore dei compratori.

Naturalmente nessuna tecnica è il Sacro Graal.

Il problema dei pattern di prezzo è che:

  • richiedono molto studio;
  • ce ne sono tanti, alcuni più efficaci altri meno;
  • richiedono un buon money management per poter cogliere movimenti di breve senza penalizzare il trend di lungo;
  • devono essere spesso filtrati con medie mobili od altri indicatori per aumentarne l’efficacia.

Del bullish engulfing esiste anche la versione ribassista, esattamente speculare, nota come bearish engulfing.

In questo caso avremo una piccola candela bianca (o verde) seguita da una candela nera (o rossa) il cui corpo la ingloba.

In ogni caso, torneremo presto sul tema con altri articoli.

Fig. 2. Il bearish engulfing (evidenziato in arancio) su grafico giornaliero del Nasdaq, La pressione ribassista vince quella rialzista ed inizio un movimento al ribasso.

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