I segreti dell’analisi tecnica con iBroker: il %R, gli oscillatori visti da Larry Williams

Il %R è un indicatore di analisi tecnica, ideato dal noto trader Larry Williams, che rientra nella categoria degli oscillatori.

Ricordiamo che un oscillatore viene così definito per il fatto di oscillare in un intervallo ben preciso.

Tale indicatore viene utilizzato per identificare delle aree di ipercomprato e ipervenduto.

Si parla di ipercomprato quando una serie di prezzi sale molto nel giro di brevissimo tempo, denotando un anomalo eccesso di domanda rispetto all’offerta.

Al verificarsi di una situazione di ipercomprato è probabile che la serie di prezzi possa ritracciare, riavvicinandosi alla propria media.

Viceversa, si parla di ipervenduto quando una serie di prezzi scende molto velocemente per un eccesso di offerta sulla domanda.

In caso di ipervenduto, è probabile che la serie di prezzi possa rimbalzare come reazione al rapido movimento ribassista.

Il %R oscilla tra 0 e –100, con valori superiori a –20 a indicare un’area di ipercomprato, e valori inferiori a –80 a indicare un’area di ipervenduto.

Come si calcola il %R?

La formula del %R è data da:

%R = (Max. Assoluto – Chiusura Corrente) / (Max. Assoluto – Min. Assoluto) * (–100)

dove:

Max. Assoluto = massimo più alto nell’intervallo temporale definito dall’utente.

Min. Assoluto = minimo più basso nell’intervallo temporale definito dall’utente.

Fig. 1. Il %R di Williams sul grafico daily del Nasdaq futures. Si nota come a seguito della risalita dalla zona di ipervenduto l’oscillatore segnali con buona precisione il recupero di forza delle quotazioni.

Come usare il %R.

Il %R è concettualmente simile ad altri oscillatori come il Relative Strenght Index, lo Stocastico e l’Ultimate Oscillator.

Rispetto all’RSI, a parità di settaggio, è un po’ più reattivo, caratteristica che, come sempre nel trading, porta vantaggi e svantaggi.

Il valore di default è solitamente 14, ma su time frame giornalieri non è inusuale accorciare tale input a valori intorno a 10, mentre nell’intraday, per rendere l’andamento dell’oscillatore meno nervoso e più facile da interpretare, si può allungare il parametro anche oltre 30 (si vedano gli esempi di Fig. 2 e Fig. 3).

Se da un lato il %R genera segnali con maggiore tempestività, dall’altro questa caratteristica può generare un maggior numero di falsi segnali.

L’identificazione di un corretto settaggio della lunghezza del %R, per ciascun time frame e sottostante, deve essere affidata al testing, attraverso piattaforme idonee.

Ma come si usa il %R?

Essenzialmente le modalità operative sono le seguenti:

1. Come “motore” di una strategia.

Il %R può essere utilizzato per aprire una posizione rialzista quando i prezzi escono dalla soglia di ipervenduto. Viceversa si può aprire una posizione ribassista quando i prezzi escono dall’area di ipercomprato (Fig. 1).

2. Come strumento per individuare divergenze rialziste o ribassiste.

Si parla di divergenza rialzista quando si formano due minimi decrescenti dei prezzi a fronte di due minimi crescenti del %R (Fig. 2). Al contrario si origina una divergenza ribassista quando si ottengono due massimi crescenti dei prezzi a fronte di due massimi decrescenti del %R (Fig. 3).

3. Come filtro operativo per inibire delle operazioni.

Ad esempio, si può evitare di comprare al di sopra della soglia di ipercomprato perché vi è un rischio maggiore di storno del sottostante. Lo stesso accade evitando di andare short se ci troviamo molto vicini alla soglia di –100 (forte ipervenduto).


Il %R può essere un utile strumento per identificare inversioni di trend di breve termine.

Viene spesso utilizzato all’interno di logiche “contrarian” e quindi ben si presta ad una operatività nelle fasi di congestione, mentre la sua efficacia può essere inferiore in fasi di forte tendenza.

È quindi sempre consigliabile diversificare, utilizzando un oscillatore per il trading nelle congestioni e almeno un indicatore trend follower per le fasi di mercato molto direzionali.

Fig. 2. Divergenza rialzista sul grafico a 60 minuti del Nasdaq futures, evidenziata con i due segmenti sotto ai minimi dei prezzi e sotto al %R a 40 periodi.
 
Fig. 3. Al centro del grafico si nota una divergenza ribassista sul %R: il %R forma due massimi decrescenti a fronte di due massimi crescenti. Questa divergenza anticipa una profonda correzione.

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