I segreti dell’analisi tecnica con iBroker: il MACD

L’indicatore che analizzeremo oggi è il MACD (Moving Average Convergence Divergence), un “derivato” delle medie mobili.

A differenza delle medie mobili, però, il MACD viene “plottato” in una zona sottostante al grafico dei prezzi.

Si tratta di un indicatore ottenuto dalla differenza tra due medie mobili, di default a 12 e 26 periodi, calcolate sui prezzi di chiusura.

A tale differenza, poi, si aggiunge una seconda linea, detta signal line, che è la media mobile esponenziale a 9 periodi del MACD.

Fig. 1. Futures E-mini S&P 500.

A cosa serve il MACD?

Il MACD è un indicatore trend follower e, come tale, viene utilizzato per cercare di individuare e cavalcare il trend primario dei prezzi.

Vediamone le due principali forme di utilizzo:

1. Si confronta il valore del MACD con quello della sua signal line.

Quando il MACD supera la signal line si presume che il titolo stia acquisendo forza e che sia probabile l’inizio di una tendenza rialzista.

Viceversa, la discesa del MACD al di sotto della sua signal line, indica una fase di indebolimento della forza del mercato e viene interpretata come un segnale di chiusura di posizioni rialziste e/o di apertura di posizioni ribassiste.

Per cercare di limitare il numero di falsi segnali, si può utilizzare, come segnale di conferma dell’avvenuta inversione del trend, il superamento della linea dello zero, dal basso verso l’alto nel caso rialzista, dall’alto verso il basso nel caso ribassista.

La lunghezza dei parametri suole essere standard un po’ per tutti i time frame.

Tuttavia, come per altri indicatori, il settaggio può essere oggetto di ricerca ed ottimizzazione in funzione della compressione grafica;

    Fig. 2. Nel punto con la freccia rivolta verso il basso il MACD scende sotto alla sua signal line generando un segnale di ribasso. Nel punto con la freccia rivolta verso l’alto il MACD supera la signal line dal basso verso l’alto, a segnalare l’inizio di una fase rialzista.

    2. Si utilizza il MACD per individuare divergenze.

    Si ha una divergenza rialzista quando, a fronte di due minimi decrescenti del prezzo, il MACD sale. Si forma una divergenza ribassista quando, a fronte di due massimi crescenti dei prezzi, il MACD scende.

    L’indicatore guida il prezzo ed è quello rivelatore della possibile inversione di tendenza.

    Nell’immagine di Fig. 3 abbiamo evidenziato, con due segmenti, una divergenza rialzista sul Nasdaq futures.

    Nell’immagine di Fig. 4 possiamo, invece, apprezzare una divergenza ribassista.

    Fig. 3. La freccia ed i due segmenti evidenziano una divergenza rialzista sul Nasdaq. A fronte di due minimi decrescenti dei prezzi il MACD risale.
    Fig. 4. Con la freccia abbiamo evidenziato una divergenza ribassista sul grafico giornaliero del Nasdaq. I prezzi disegnano due massimi crescenti ma negli stessi due punti il MACD decresce.

      Come tutti gli indicatori trend follower, il segnale di ingresso/uscita dalla posizione generato dal MACD è  leggermente in ritardo rispetto all’instaurarsi del trend.

      È un difetto che accomuna il MACD alle medie mobili, da cui deriva.

      Il limite del MACD è rappresentato proprio dall’elevato numero di falsi segnali nelle fasi di congestione, in particolare su compressioni grafiche intraday.

      Ecco perché spesso si usa il MACD in accordo con altri indicatori trend follower.

      Quando c’è convergenza tra le indicazioni operative che arrivano, ad esempio, da MACD e Momentum si conferma il segnale operativo.

      Come nel caso delle Medie Mobili, accorciando la lunghezza delle due medie otterremo un andamento più reattivo ma con un aumento dei falsi segnali.

      Ma attenzione, più stringiamo il time frame è più il MACD sarà messo in crisi dal “rumore” di fondo dei mercati.

      La percentuale di successo dei segnali generati dal MACD non supera quasi mai il 50%, però con un elevato rapporto tra vincita e perdita media.

      Qual è il settaggio ideale del MACD?

      Ricordiamo che non esiste un settaggio universale che si adatti altrettanto bene a tutti i sottostanti e a tutti i time frame.

      L’utilizzo del backtesting è sempre consigliato per capire meglio le caratteristiche dello strumento e del sottostante.

      In sintesi, l’impiego del MACD offre:

      1. una buona capacità di identificare il trend primario su orizzonti temporali larghi;
      2. un valido strumento per l’identificazione di divergenze;

      pur con i seguenti difetti:

      1. una scarsa robustezza (non funziona bene con tutti i sottostanti, in particolare non con quelli che, per natura, trascorrono molto tempo in fase laterale);
      2. un aumento dei falsi segnali al restringere il time frame, con relativo aumento delle operazioni e, quindi, delle spese.

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      I futures e le opzioni sono strumenti complessi che presentano un elevato rischio di rapida perdita dovuto alla leva finanziaria. Futures e opzioni non godono della protezione da saldo negativo e le perdite potrebbero essere superiori al saldo depositato sul conto. Ogni investitore deve valutare i rischi degli strumenti finanziari, così come le proprie conoscenze del funzionamento dei mercati finanziari prima di operare attraverso prodotti complessi. Il presente articolo può essere considerato come materiale pubblicitario di iBroker. Puoi avere più informazioni sui prodotti menzionati e offerti prendendo visione dei KID messi a disposizione nel sito web ibroker.it.

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